Scopo del Corso è fornire una panoramica delle metodologie geofisiche di riconoscimento degli antichi insediamenti sepolti
Consigliabile aver sostenuto gli esami di Fisica sperimentale e laboratorio, Mineralogia e Archeologia Classica e Tecniche della produzione
Viene richiesta allo studente la dimostrazione della capacità di comprendere e commentare dei casi reali, tratti dalla letteratura scientifica.
Italiano
a) Lezioni frontali finalizzate a delineare la fisica di base per i metodi di prospezione illustrati (prevalentemente magnetometria e georadar);
b) Laboratori in aula, articolati sull’analisi di specifici casi.
Dispense del docente in formato digitale (CD) a libera disposizione degli studenti, comprensive di testo (teoria e casi pratici) ed immagini.
- Rassegna dei principi basilari e dei parametri caratteristici delle tecniche geofisiche di prospezione utili in campo archeologico, con illustrazione delle tecniche specifiche d’impiego e dei relativi strumenti, allo scopo di definirne i criteri decisionali e gestionali.
- Analisi e discussione di numerosi casi pratici, allo scopo di mostrare le metodologie ed i principi esecutivi utilizzabili per la soluzione di vari problemi archeologici in diversi contesti ambientali. Obiettivo di questa parte del programma è consentire agli studenti di comprendere i limiti di applicabilità, le probabilità di successo e i criteri interpretativi delle prospezioni geofisiche in ambito archeologico. Viene anche fatto cenno ai problemi di carattere organizzativo ed economico relativi alla programmazione di un rilievo.
- Cenni ad alcuni argomenti correlati, quali il remote-sensing, la topografia classica e quella con mezzi satellitari (GPS), la geomorfologia e le più diffuse tecniche informatiche di presentazione dei risultati (GIS).
- AITKEN M.J.: Physics and Archaeology. Ed. Wiley, New York 1961
- SCOLLAR I. et al: Archaeological Prospecting and Remote Sensing. Topics in Remote Sensing 2, Cambridge University Press, Cambridge, 1990.